Theranos: come una start up ha bruciato 600 milioni di dollari
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Start up, termine “modailo”(l’ho visto citato per una nuova pizzeria!!) e tra i più utilizzati quando si parla di innovazione e di futuro, non è necessariamente sinonimo di successo.
C’è una storia che racconta di uno dei più imbarazzanti fallimenti avvenuti nella SiliconValley e è emblematico di un colossale abbaglio della storia dell’innovazione
Tutto iniziò nel 2003 quando la diciannovenne Elizabeth Holmes ebbe un’idea rivoluzionaria; portare i test clinici nell’era del low cost. In altri termini, dichiarò che con poche gocce di sangue, andando i farmacia e pagando 3 dollari si potevano avere risultati probanti grazie a una nuova tecnologia.
Il mercato era enorme, 75 milioni di dollari, e allettante per gli investitori; in pochissimo tempo Theranos non solo raccolse milioni di dollari ma, ancora più impressionante fu il “board of directors” e i consensi che raccolse.
Nel 2014 il valore della società fu stimato in 9 miliardi di dollari, la Holmes inserita, da Times, tra le 100 donne più influenti e il presidente Obama la nominò “ambasciatore imprenditoriale globale”.
Nel 2015 le prime crepe:
Un ex dipendente incontrò un giornalista del WSJ e uscì un libro (Bad Blood), si iniziò a raccontare che i test non erano affidabili, la tecnologia utilizzata non era mai stata validata e fu dichiarato che la gran parte dei test erano stati fatti da tecnici di laboratorio tradizionali e non con la nuova tecnologia.
Tutto crollò; ispezioni con chiusura dei laboratori, cause intentate, la Sec aprì un inchiesta che dimostrò che gli investitori avevano perso circa 600 milioni di dollari.
Questi i fatti; rimane una domanda: com’è possibile spigare un abbaglio così colossale?
Dov’erano tutti gli “esperti”?
Chi ha analizzato e studiato il “fenomeno Theratos” si rifà, e sembrerà strano, al pensiero filosofico di Bacone che già nelle fine del 1500 disse che “tra gli errori che ostacolano la nostra conoscenza i più dannosi sono gli Idoli di Mercato” che sono figli di un dato contesto sociale e culturale, di stereotipi, di pregiudizi, che dominano la percezione e la comunicazione e ci impediscono di vedere l’essenziale.
Theranos rappresentava perfettamente ciò che tutti si attendevano da una storia di successo:
- Nasceva nella patria dell’innovazione (Silicon Valley)
- Trasformava in commodity i “noiosi e scomodi” test clinici.
- La figura della Holmes era perfetta; giovane, brillante, incantatrice anche nei confronti di grandi nomi.
- L’attesa, in quel settore, era enorme come la voglia di arricchirsi rapidamente.
- I grandi media erano inizialmente favorevoli.
Eppure sarebbe stato elementare, specie in quel settore, impedire questa enorme truffa.
Testare scientificamente il metodo diagnostico (il famoso “essenziale” di Bacone) mirabilmente descritto; tutto sarebbe cessato prima di iniziare
Articolo a cura di Mario Solerio